
Criceto dorato (Mesocricetus auratus)
Origina dal Medio Oriente da zone semidesertiche a clima caldo e arido. Nell’ambiente naturale vive in profondi tunnel che lo proteggono dall’ambiente desertico. Il criceto dorato è un animale solitario, molto aggressivo con i suoi simili, soprattutto per quanto riguarda le femmine. Va alloggiato da solo per evitare lotte.

Criceto russo (Phodopus campbelli)
E’ più piccolo del criceto dorato, anche se la struttura del corpo è simile. Origina dalle steppe di Russia, Siberia e Mongolia, zone a clima freddo, possiede infatti una pelliccia molto folta.
È meno aggressivo del criceto dorato e, avendo spazio a sufficienza, può talvolta essere tenuto in piccole colonie (sconsigliato per evitare una proliferazione eccessiva).
E’ molto più attivo e vivace del criceto dorato e quindi è più difficile da maneggiare. Sopporta meglio il freddo che il caldo, e muore a temperature superiori a 35°C . E’ notturno,talvolta è attivo anche durante il giorno ma, come tutti i criceti, non deve essere disturbato quando dorme.

Criceto siberiano (Phodopus sungorus)
Originario del Kazakistan, della Siberia del sud-ovest, della Manciuria e della Mongolia. Il suo ambiente naturale è costituito da steppe e praterie, in cui scava profonde tane sotterranee per difendersi dai predatori e dai rigori dell’inverno.
La vita media è di 3-3,5 anni.
A differenzia del criceto di Campbell, a cui somiglia moltissimo, durante i mesi invernali cambia il colore del mantello e diventa bianco, motivo per cui viene detto dagli anglosassoni Winter White (bianco d’inverno). Si tratta probabilmente di una forma di mimetismo, per confondersi nel bianco della neve invernale e proteggersi dai predatori.

Criceto di Roborovsky (Phodopus roborovskii)
Il criceto di Roborovsky (o criceto del deserto), è originario della Mongolia, della Russia e della Cina del Nord, dove vive in deserti sabbiosi e zone semiaride. Scava tane sotterranee profonde quasi due metri, in cui immagazzina il cibo e costruisce la tana. E’ un animale socievole e vive in piccoli gruppi. Con i suoi soli 5 cm di lunghezza è il più piccolo dei criceti tenuti come animali da compagnia, ma proprio per le dimensioni ridotte e anche l’estrema vitalità è il meno adatto ad essere maneggiato. Come gli altri criceti nani, possiede le tasche guanciali per il trasporto del cibo. I criceti di Roborovsky sono molto attivi e nervosi, e possono facilmente sfuggire di mano. Se cadono a terra e scappano è poi difficile recuperarli, perché sono piuttosto svelti. Alcuni soggetti sono docili e si lasciano maneggiare senza problemi, mentre altri rimangono refrattari ad ogni tentativo di addomesticamento.
I criceti non vanno lavati assolutamente, potrebbero ammalarsi. Inoltre non è necessario in quanto provvedono da soli all’igiene personale leccandosi continuamente. Per aiutarli a mantenere il pelo pulito e lucido è consigliabile fornire loro una vaschetta (di quelle per il bagnetto degli uccellini,) con uno strato di 1-2 cm di sabbia per cincillà. Il criceto rotolandosi provvederà alla pulizia del pelo che sarà come pettinato e privato da eventuali parassiti.
Deve essere sempre a disposizione acqua fresca e pulita, preferibilmente nei beverini a goccia che mantengono l’acqua pulita. Il loro corretto funzionamento va sempre verificato perché possono ostruirsi.
- Cibi contenenti zucchero: dolci, biscotti, creme.
- Alimenti ricchi di grassi.
- Cioccolata
- Latte e alimenti che contengono latte
- Alimenti salati o speziati, come i salumi
In caso di problemi di salute è importante rivolgersi a un veterinario specializzato in esotici.